SENZA RIGORE – Gioco e Resisto! 2019
ART WORK: Valeria Colonnella
SENZA RIGORE – Gioco e Resisto è stato un meraviglioso viaggio spazio-temporale, esploso con la grande festa di Liberazione a Villa Fermani, un giornata di Resistenza, gioco e sole sbocciata in mezzo al freddo dell’ uggiosa primavera 2019.
Attraverso 4 iniziative in 30 giorni collocate in 3 luoghi di Corridonia, siamo finiti per fare un sacco di giri:
Siamo stati nei campi profughi palestinesi di Siria e Libano grazie al docu-film “Footbalizzation” dove abbiamo visto il calcio da angolature capovolte;
Siamo stati a Sarnano nel 1944, ascoltando la storia di una misteriosa partita fra soldati tedeschi e giovani sarnanesi, che ci ha fatto riflettere sulla potenza narrativa dello sport e su come si possono destrutturare con la ricerca ricostruzioni parziali e inventate;
Siamo stati nel quartiere St.Pauli di Amburgo, in Euskadi al tempi del franchismo e tra le montagne del Nepal per analizzare nell’incontro “Doppio Passo”, i diversi ritmi in cui viaggia il calcio tra modernità e Resistenza;
E poi siamo tornati a casa, a Villa Fermani, e qui abbiamo ascoltato storie più vicine, tra Macerata e Ancona. E se dello sport più popolare abbiamo battuto terreni meno conosciuti e cercato nuove prospettive, degli sport definiti minori abbiamo raccontato la possibilità di non rispettare lo stereotipo che decide se un gioco è da femmina o è da maschio, nonché la possibilità di costuire un percorso collettivo che sfugge al dovere della vittoria, ove bambini e bambini tornano a casa senza nemmeno chiedersi quale squadra abbiamo fatto più gol, più mete o più canestri.
E sopratutto, abbiamo giocato e sudato, tanto che il viaggio più grande andata-ritorno di questa lunga festa è stato quello con la nostra infanzia :
Due menzioni speciali:
–il biliardino umano, installazione ludica nazional-popolare anti-balilla, ri-interpretazione creativa di una gancia da bocce diventata per un giorno campo da gioco per tutte le età. E’ stato troppo bello e mi sa proprio che lo rifaremo;
– I chapati, le squisite piadine che hanno ospitato le sperimentazioni culinarie del 25 aprile. Sono stati preparati a mano dai migranti dell’Associazione Perigeo e dalla studentesse pakistane del corso di Italiano che si è svolto alla SOMS e che è una dei progetti a cui siamo più legati.